mercoledì 6 aprile 2011

Il senso?

Ci sono giorni in cui non riesco a staccare la spina, in cui, dopo che tutti dormono, continuo a girare per casa e a pensare, leggere, scrivere, mangiare, mentre sistemo la casa per il giorno dopo. Di solito sono i giorni più densi, quelli in cui dovrei essere più stanca. Ma arrivo a sera e invece di aver sonno e voglia di andare a letto, rimango sveglia e attiva. A volte non voglio dormire per la tensione accumulata. A volte perchè la giornata è stata talmente bella che vorrei non finisse mai.

venerdì 1 aprile 2011

La guarigione

E'passato un anno da quando ho aperto questo blog, con tante speranze e entusiasmo. Poi mi è mancata essenzialmente la costanza di condividere quello che è stato il mio percorso, la mia crescita come persona. Ho imparato molto sull'alimentazione, un po' per volontà un po' per necessità, ho abbandonato l'orto, per cause di forza maggiore (è inaccessibile e lo sarà ancora per un po') e ho iniziato ad approfondire interessi che tenevo nascosti, quasi dimenticati. Adesso credo di avere raggiunto il giusto equilibrio e di avere abbastanza energie e costanza per continuare questo blog con le esperienze che ho avuto quest'anno e che mi hanno arricchito, sia umanamente, sia sul piano delle competenze. Come dicevo, non c'è più un orto, quindi almeno per il momento i semi da piantare rimangono esclusi dagli argomenti che tratterò. Riprenderò i post sugli alimenti e sull'educazione dei bambini che avevo appena accennato. Questi ultimi sono i due aspetti a cui mi sto dedicando maggiormente in questo periodo. E ora veniamo al titolo del post: la guarigione. Infatti attraverso questi due elementi sto attraversando un vero e proprio percorso di guarigione fisica e crescita spirituale, insieme alla mia famiglia e a molti amici. Cercherò il prima possibile di inserire il link dell'associazione di cui faccio parte, per condividere anche questa novità.

martedì 6 aprile 2010

Torta pere e cioccolato, per grandi e piccini!



Oggi dopo la consueta passeggiata, la mia piccola ha esplicitamente richiesto una torta. Non voleva mangiarla, voleva farla!!!

Bene, così ho cercato di capire cosa potessi preparare con quello che avevo in casa e, soprattutto, come potessi coinvolgerla nella preparazione.

Mi è venuto in mente di provare una torta con pere e cioccolato, che adoro, ma che non avevo mai fatto. Ho sbirciato sul web e preso qualche idea qua e là, ma le ricette non mi convincevano. Così ho fatto a modo mio e il risultato è stato stupefacente, sia per il gioco con la bimba, sia per la degustazione successiva!


Ingredienti:

per la pasta frolla:

300gr farina

200gr di burro

100gr di zucchero di canna integrale

1 uovo intero e un albume

lievito

per il ripieno:

3 pere conferenza mature

300gr circa di crema spalmabile al cioccolato


L'esecuzione è semplice e veloce, inoltre si presta come ho già detto ad essere eseguita insieme a bimbi, anche dai due anni, visto che ci sono vari passaggi che possono essere assegnati ai piccoli, con loro enorme soddisfazione.

Mettere la farina, il lievito setacciato, l'uovo intero, l'albume e lo zucchero in un recipiente, mentre il bimbo spezzeta e manipola il burro....che diventa molto morbido, aggiungere il burro. I bimbi più grandi si possono esercitare con divisioni e multipli pesando i vari ingredienti.

Impastare velocemente e mettere in frigo a riposare per circa mezz'ora.

Intanto sbucciare e tagliare a pezzetti le pere, sempre insieme al bimbo.

Mettere le pere a bollire in pochissima acqua, appena sufficiente a coprire i pezzetti di pera. Quando le pere si sono ammorbidite spegnere e scolarle in un recipiente. Unire la crema al cioccolato quando le pere sono ancora calde, insieme a un cucchiaio di liquido di cottura delle pere. Amalgamare.

Stendere la pastafrolla in un cerchio e foderare uno stampo, riempirlo con le pere al cioccolato e richiuderlo con un altro cerchio di pastafrolla. Fate in modo che vi avanzi un po' di impasto per far fare dei biscotti al bimbo in tutta libertà: le forme buffe saranno ancora più buone da mangiare!!!

Infornate torta e biscotti in forno preriscaldato a 180°, la torta per circa 40 min, i biscotti una decina!!!

Buon divertimento!

lunedì 15 marzo 2010

Bianco




Oggi pomeriggio appena rientrata dal lavoro ho deciso di fare una passeggiata con la mia bimba. Complice il bel sole non avevamo nessuna voglia di stare in casa. Vicino a casa nostra c'è una strada che si allontana dal paese attraversando alcuni campi, è la strada che porta al campo sportivo, poco trafficata e soleggiata.
Come al solito siamo uscite munite di merenda e quando la piccola ha finito il succo ho preso dalla borsa un sacchetto di plastica, ne porto sempre dietro un paio se devo infilare in borsa qualcosa da buttare o se decido all'ultimo di passare dall'orto. Mentre infilo il succo nel sacchetto il mio sguardo si fissa su un grosso pezzo di plastica incastrato in uno degli oleandri che costeggiano la strada. Non riesco a smettere di fissarlo, alla fine mi decido, lo prendo e lo metto nel sacchetto.
Faccio due passi e ovviamente vedo alcuni pacchetti di sigarette che spuntano tra l'erba incolta del bordo della strada. Che faccio? Li lascio lì? Non si può! Inizio così a raccogliere pezzetti di plastica, carte di caramelle, involucri di merendine e anche qualche bottiglia. Ben inteso, mi sono limitata al bordo e alla plastica, non mi sono addentrata nei campi, dove c'erano bottiglie e scatoloni, perchè non potevo lasciare la bimba sola in strada e ho lasciato perdere i fazzoletti di carta, visto che ero a mani nude. Ho fatto così circa 10 metri, poi, al ritorno, mi sono spostata sull'altro lato della strada, riuscendo a ripulire più o meno la stessa distanza che avevo fatto dall'altro lato,visto che il mio umile sacchettino, benchè l'avessi schiacciato ben bene, non riusciva più a contenere nulla, come potete vedere dalla foto!
Insomma, mi è presa una tristezza, mi chiedo come possa la gente ridurre in quel modo qualsiasi luogo, anche una innocente stradina di campagna.
Mentre stavamo tornando verso casa ci si è avvicinato un signore che vediamo spesso all'inizio della strada, è un contadino che lì vicino ha un cortiletto con oche e galline, la mia bimba le adora. Mi ha chiamato e ci ha regalato un uovo di oca, non ne avevo mai visto uno, come sono bianchi!
Voglio pensare che abbia apprezzato il nostro gesto di amore per la natura e ci abbia voluto donare quest'uovo. Invece magari un sacco di schifezze le aveva gettate lui....chi può saperlo.
Dal bianco del sacchetto......al bianco dell'uovo.
Credo di aver dato il buon esempio a mia figlia, mentre ci avviavamo verso il bidone ha raccolto un grosso pezzo di ferro per strada e mi ha detto "'ttiamo fichezza" che nella sua lingua vuol dire "buttiamo questa schifezza", così mentre lei teneva in mano l'uovo dell'oca ho buttato nel bidone il sacchetto e il pezzo di ferro. Qui ovviamente non fanno la raccolta differenziata.
Buona notte.

giovedì 11 marzo 2010

Ricette: modifiche per i meno esotici

Comincio a inserire una ricetta, mutuata dal blog di stella di sale, modificata in base alle mie esigenze. Premetto che non mi sono mai azzardata a cucinare ricette esotiche, perché mi mancava sempre qualche ingrediente. Poi nelle ultime settimane ho provato a fare gli spaghetti di riso con le verdure e gli spaghetti di soia con vitello piccante, che mangiavamo sempre in un ristorante cinese vicino a dove abitavamo prima, e il risultato è stato ottimo, nonostante mi sia lanciata senza ricetta.
Quindi ho abbandonato ogni remora e ho prodotto finalmente un buonissimo pollo al curry.
In realtà la ricetta da cui ho preso ispirazione, che trovate qui
il curry non lo nomina nemmeno, ma, udite, udite, di recente ho scoperto che il curry non cresce sulla fantomatica, e appunto inesistente, pianta del curry, che io immaginavo simile a quella dello zafferano, peraltro mai vista (?), ma è una miscela di spezie!!! Quindi ho scoperto di avere in casa, in un solo barattolino, la curcuma e il coriandolo, che facevano parte degli ingredienti del pollo con le mandorle. Avevo anche i chiodi di garofano e delle sovracosce di pollo.
La ricetta quindi è diventata la seguente:

1,2 kg di sovracosce di pollo
3 cipolle piccole
olio evo
10 chiodi di garofano sbriciolati
6 cucchiaini di curry
3 cucchiai di mandorle sbriciolate

Tagliate il pollo a tocchetti, affettate la cipolla sottile e fatela imbiondire nell'olio, insieme a 3 - 4 cucchiaini di curry e ai chiodi di garofano. Unire il pollo e farlo rosolare per 5 minuti circa. Unire il resto del curry e il sale.
Aggiungete le mandorle tritate (grossolanamente) e 300ml di acqua. Far cuocere fino a che il condimento non si addensa in una crema. Attenzione, se la cottura va troppo avanti e l'acqua si asciuga del tutto rimarrà un condimento troppo untuoso......comunque buonissimo!!!
Buon appetito.

giovedì 4 marzo 2010

Riflessioni semi-serie sull'ortobio


Buongiorno,
oggi il sole scalda bene, spero che l'aglio piantato ieri produca frutti. A breve spiegherò come piantare l'aglio e le patate, ma prima devo verificare che gli errori fatti non abbiano compromesso la produzione.
Ieri seduta tra cavoli, erbette e spinaci studiavo l'incedere lento e inesorabile delle migliaia (secondo mio marito centinaia di migliaia) di lumachine. E confrontando l'esito degli spinaci e erbette dell'anno scorso con quello di quest'anno ho azzardato un'ipotesi: forse le piante si stanno fortificando, forse le lumachine non sono semplicemente dannose, forse si può cooperare, senza combattere.
Credo che l'essenza dell'agricoltura biologica sia sentire, percepire, lavorare CON la natura, non contro. Il punto è il seguente, gli ecosistemi hanno dimostrato di essere equilibrati e autolimitanti, insomma, in natura si crea un equilibrio tra risorse, predatori e vegetazione. Vero è che spesso qualcuno o qualcosa viene sacrificato per l'equilibrio generale, ma insomma, l'equilibrio tiene e vediamo come la natura riesca in poco tempo ad adattarsi all'invasione umana spuntando simpaticamente dal bordo rotto di un marciapiede o crescendo in 2 cm di terra su un muro di pietra.
Tornando a erbette e lumache ho realizzato che in realtà le lumache mangiavano le foglie esterne, quelle dure, che durante la crescita tendono a marcire, le foglie centrali, che ho raccolto e che cucinerò stasera, erano verdi, brillanti, forti, carnose, molto più belle di quelle raccolte l'anno scorso. Alcune sono in effetti painte dell'anno scorso, forse più forti e resistenti, forse e qui esagero un po', hanno imparato a convivere con le lumachine. Anche le nuove piantine risultano però più forti. Certo, di lumachine ahimè ne abbiamo ammazzate parecchie, ma non saprei come altro fare. A volte mi pongo il problema di quando uccido una lumachina o un ragnetto: che diritto ho io di eliminare un essere, che comunque conduceva la sua esistenza in un posto più suo che mio.
In realtà l'agricoltura cos'è se non piegare un ecosistema alle nostre esigenze? Modificare, comunque la si voglia intendere, l'incedere normale della natura. Credo che nell'agricoltura biologica bisogna combinare e dosare intervento e non-intervento. Insomma agire, zappare, estirpare, ma anche osservare, incoraggiare, sfruttare. Sì, sfruttare l'inerzia incredibile della vita che brulica nel nostro orto, spostare se necessario, ma soprattutto osservare e assecondare.
Uff, che post lungo!!!
Direi che può bastare, tornerò sull'argomento.
Vi lascio, con la foto di un ramo di albicocco.

mercoledì 3 marzo 2010

Perchè un blog?


Inizio spiegando i motivi che mi hanno spinto ad aprire questo blog. Prima di tutto il confronto con chi mi leggerà e vorrà commentare i miei pensieri, le mie ricerche, i miei insucessi e le mie vittorie, il percorso verso la decrescita, lo sviluppo sostenibile e, in pratica, uno stile di vita più a misura d'uomo necessita il confronto e l'incontro con le opinione e le esperienze degli altri. Poi vorrei tenere traccia dei miei progressi in campo agricolo, per poter migliorare attraverso l'ascolto della natura e dei suoi ritmi. Un diario orticolo, per farla breve!

Ho attinto spesso da altri blog per iniziare il mio cammino, ora voglio provare a dare anch'io qualcosa. E comincio proprio con l'orto, da qui il titolo del blog. I semi li ho "scoperti" lo scorso inverno, appena trasferita in un paesino con una casa con un piccolo spazio verde dove coltivare, sperimentare e imparare. E ho scoperto che i semi sono piccoli, grandi, morbidi, duri e, soprattutto, commestibili. Insomma ce n'è per tutti gusti. Quindi ho iniziato a farli germogliare, a far germogliare tante cose, per poi mangiarle o piantarle e poi mangiarne i frutti. Nella foto potete vedere un esempio, che mai avrei immaginato!!! Con tre castagne portate dalla montagna abbiamo ottenuto dei germogli. Ora due stanno andando avanti e con la luna crescente di marzo li sposteremo in terra, in una campagna. Un piccolo miracolo, che mi emoziona!
Direi che come primo post può bastare, ora vado appunto nell'orto a piantare aglio vicino al nespolo, con la speranza che tenga lontani funghi e insetti.
Buona giornata a tutti.